Il telescopico Merlo “Tf 27.6” con elevate prestazioni in forme compatte

Si chiama “Tf 27.6” il nuovo telescopico compatto introdotto in gamma da Merlo quale risposta fattiva e concreta alle richieste di quei mercati che per loro esigenze operative necessitano di macchine agili e dinamiche ma di dimensioni il più possibile contenute.

Il nuovo nato ben risponde a tale esigenza proponendosi quale modello di attacco della serie “TurboFarmer” compatta, a fianco dei modelli “Tf 30.9” e “Tf 33.7”, e quale ampliamento della gamma dei sollevatori da 27 quintali di capacità, fino a ieri rappresentati dal solo modello “Panoramic 27.6”, a suo modo progenitore di “Tf 27.6”. Questi riprende infatti le caratteristiche costruttive, l’ architettura, le prestazioni e le dimensioni di “P 27.6”, ma proponendosi con dotazioni e contenuti analoghi a quelli offerti dai più strutturati “Tf 35.7”.

Ne deriva un mezzo a sé stante, agile e dinamico come si conviene a un compatto di razza, ma forte di funzionalità superiori a quelle proposte dai compatti, a partire dal diagramma di carico che vede una portata massima di 27 quintali a braccio retratto offerta fino a quattro metri di altezza abbinata a uno sbraccio di 330 centimetri e a un’altezza massima di lavoro di quasi sei metri.

In tale frangente la portata si attesta sui 18, otto in più di quella esibibile con il braccio orizzontale a estensione massima. Il tutto con una lunghezza inferiore ai quattro metri, un’altezza di soli mille 960 millimetri e una larghezza di 186 centimetri che permette al sollevatore di accedere e poi muoversi agilmente all’interno di stalle e spazi ristretti. A supportare le esigenze del mezzo provvedono un quattro cilindri Kohler da due mila 500 centimetri cubi serie “Kdi2504”, un 75 cavalli di potenza omologato stage V, e una trasmissione idrostatica a rapporto singolo, lo stesso gruppo che equipaggia le versioni “Top” dei modelli “P27.6” ma con il motore di cubatura maggiorata per assicurare maggiore coppia.

Movimenti fluidi e ben calibrati

Cresce quindi la fluidità dei movimenti, ma soprattutto cresce la velocità di avanzamento che raggiunge i canonici 40 chilometri all’ora. A scaricare a terra la coppia motrice provvedono poi degli assali originali Merlo con riduttori epicicloidali, soluzione che permette di minimizzare l’altezza del baricentro a vantaggio della stabilità. Va precisato che l’intero sistema di trasmissione è gestito elettronicamente dall’esclusiva tecnologia Merlo “Epd”, “Eco Power Drive”, che controllando in continuo il regime motore e disaccoppiandolo dalla posizione del pedale dell’acceleratore, permette di incrementare l’efficienza della macchina fino al 18 per cento migliorandone di conseguenza la produttività.



In tale direzione guarda anche la possibilità di brandeggiare i carichi tramite movimenti multipli indotta dalla presenza di una pompa a ingranaggi da 95 litri al minuto di portata e operante a 210 bar in abbinamento a un distributore Bucher integrante valvole a comando elettrico. Proprio a loro si deve la presenza del sistema “flow sharing” che gestisce la suddivisione della portata d’olio nel distributore assicurando i movimenti simultanei conservando le reciproche velocità di esecuzione.

Sistema di sicurezza “Ascs”

Di fatto un “piccolo” con ambizioni “da grande”, affermazione peraltro suffragata anche dalla possibile presenza del sistema di sicurezza “Ascs”, “Adaptive Stability Control System”, che permette alla centralina elettronica di riconoscere in automatico l’attrezzo utilizzato per settare tutti i parametri operativi controllando lo sfilo del braccio tramite sensore magnetostrittivo oltre all’angolo e al carico sul cilindro di sollevamento.

In questo modo l’operatore può sfruttare al meglio ma sempre in condizioni di totale sicurezza le potenzialità dei sollevatori impostandone, anche tramite interfaccia monitor presente in cabina i limiti di lavoro, le aree di scavo, le velocità di movimentazione e le mandate dell’olio.

Telescopico Merlo “Tf 27.6”: confort di classe superiore

Avendo accennato alla cabina va precisato che anche tali vani sono allineati a quelli proposti dai modelli “Turbofarmer” di classe superiore. Stesso comfort e medesimi standard ergonomici quindi, ma anche stesso joystick di controllo capacitivo con inversore del senso di marcia e seconda funzione idraulica che in pratica permette di gestire con una sola mano l’intera funzionalità del sollevatore.

Leggi anche: La versatilità dei sollevatori telescopici Merlo

Titolo: Il telescopico Merlo “Tf 27.6” con elevate prestazioni in forme compatte

Autore: Redazione

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